LE BOLLE SPECULATIVE

Nonostante si possa pensare che tutte le problematiche derivanti dallo scambio di titoli, beni o strumenti siano solo problematiche attuali, le bolle speculative riguardanti il mercato dei beni esistono da circa 500 anni.

Queste ovviamente prima riguardavano singoli beni ed erano interamente circoscritte a piccole zone come città o regioni. Oggi le problematiche delle bolle speculative, con la globalizzazione e le dimensioni dei mercati, possono infliggere notevoli danni su scala mondiale. Un esempio lampante della gravità dello scoppio di queste bolle, è quello della crisi finanziare del 2008 che riguarda i mutui subprime: mutui ceduti a tassi inferiori per coloro che avevano problemi con la cessione di mutui normali (vedi articolo Lehman Brothers).

Ma cosa sono esattamente questi eventi che si verificano sui mercati? Secondo TRECCANI si tratta di un' "Aumento anomalo del prezzo di un bene o di un’attività, reale o finanziaria, non giustificato dall’andamento dei fondamentali di mercato e tipicamente accompagnato da alti volumi di scambio, a cui fa seguito un crollo dello stesso nella fase di scoppio della bolla." In parole povere si parla di un aumento repentino del prezzo di un titolo scambiato sul mercato a causa di un momento di euforia (più o meno razionale) degli investitori, tutto questo seguito ovviamente da un'altrettanto repentino crollo del prezzo del titolo stesso. Perché questo succede? Questo avviene quando gli investitori pensano che un determinato bene, titolo o azienda abbia grandi prospettive di crescita, di conseguenza avviene una "corsa alle azioni" nella speranza che questo titolo cresca di valore e che possa essere rivenduto a prezzo maggiorato. Questo comportamento porta a far auto realizzare la "profezia". La crescita però, ad  un certo punto si ferma, e questo può accadere per diversi motivi:

- I prezzi raggiungono livelli talmente alti da non trovare più offerta, facendo così crollare i prezzi rapidamente.

- Gli investitori, raggiunto un certo livello di prezzi, pensano che questi potranno solo diminuire e cercano di vendere i loro titoli facendo crollare loro stessi il prezzo. 

Charles Dow fu un giornalista americano e nella seconda parte della sua teoria (Dow Theory) ci dice che il mercato finanziario si evolve per fasi cicliche più o meno regolari.


Fasi della teoria di Charles Dow (quello sullo sfondo)

Nella storia possiamo trovare numerosi esempi di bolle speculative, la prima a memoria d'uomo risale intorno al XVII secolo in Olanda e riguarda i fiori: le varietà più rare di tulipano divennero uno status symbol per le classi più agiate e videro crescere le proprie quotazioni a livelli estremamente elevati, fino a 10 volte il reddito annuale di un artigiano specializzato, prima del crollo del prezzo a circa un decimo del valore massimo nel 1637. La più grave di tutte risale invece al 2008 e riguarda i mutui subprime che portarono al successivo fallimento della Lehman Brothers e alla crisi finanziaria. Un'altra bolla "recente" è quella delle Dot-Com, sviluppatasi tra il 1997 e il 2000 quando l'indice NASDAQ (la borsa americana), il 10 marzo 2000, raggiunse il suo punto massimo a 5132.52 punti nel trading intraday prima di chiudere a 5048.62 punti. L'ultima che si è verificata, ma che riguardava un solo settore del mercato, è stata quella delle cannastocks che è trattata in un articolo separato sempre su questo blog.








Fonti:

-https://it.wikipedia.org/wiki/Bolla_speculativa

-http://www.treccani.it/enciclopedia/bolla_%28Dizionario-di-Economia-e-Finanza%29/


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