Warren Buffett è un personaggio arcinoto nel mondo economico-finanziario e il suo patrimonio è in grado di dire molte cose sulla sua sagacia finanziaria; ciò di cui ci piacerebbe disquisire in questa sede è il modo e i fondamenti strategici che hanno permesso all’anziano miliardario di diventare uno dei più importanti ed interessanti profili del settore finanziario.
L’oracolo di Omaha, soprannome che fa riferimento al paese che gli ha dato i natali, è considerato uno dei migliori investitori finanziari di tutti i tempi e il suo nome figura abitualmente tra i primi posti nelle classifiche che periodicamente vengono stilate per “raccogliere” le personalità più ricche del mondo.
La società che fa capo a Warren Buffett è la Berkshire Hathaway, ex industria tessile in declino rilevata in breve tempo nella prima metà degli anni sessanta del ventesimo secolo. La società è guidata con sapienza da Buffett con l’ausilio di Charlie Munger, altro facoltoso imprenditore definito da Warren stesso “il mio socio”.
Ciò che il miliardario è riuscito a compiere guidando la Berkshire Hathaway può essere considerato un vero e proprio capolavoro finanziario; la filosofia che funge da driver per i due uomini è una: acquisire aziende sottovalutate in molteplici settori che vanno dal noleggio di jet privati alla biancheria ad altri ancor più differenti. L’acquisizione di queste aziende, ovviamente, non viene messa in atto in modo scriteriato ma lo stesso Buffett dichiara: “Charlie ed io evitiamo di investire nei business per i quali non siamo in grado di valutare le prospettive... In Berkshire resteremo attaccati a quei business le cui stime dei profitti nel medio-lungo termine ci sembrano essere ragionevolmente prevedibili...”
Berkshire Hathaway è una società che riesce ad impiegare più di 300.000 dipendenti e, chiaramente, non è possibile per i due soci riuscire a gestire in prima persona un tale impero. L’azienda è una vera e propria Holding a cui fanno capo moltissime società e gli impiegati presso gli uffici centrali sono soltanto 25; ciò che possiamo dedurre da questi numeri, e che lo stesso Buffett conferma, è che nella conduzione della società si fa largamente ricorso alla delega delle responsabilità di gestione, fino al punto di “abdicare”. Ciò di cui si occupano i due soci in prima persona è l’allocazione delle risorse finanziarie lasciando a manager altamente preparati e formati la gestione delle singole unità di business; gli stessi sono responsabili in prima persona dei risultati raggiunti e del trasferimento alla holding del surplus di valore realizzato. Grazie a questo modo di agire, oggi, Berkshire Hathaway possiede un portafoglio di partecipazioni ricco e variegato, infatti si va da Duracell a Sanofi Aventis, da Kraft Heinz a Johnson & Johnson annoverando anche partecipazioni di minoranza in grandi compagnie come The Coca-Cola Company (8,64%) e Procter&Gamble (3,00%).
Mettendo in atto un tale approccio strategico i due uomini sono svincolati dalla gestione diretta dei tanti business avendo la possibilità di focalizzarsi quasi totalmente sulla ricerca di nuove opportunità di investimento.
La Berkshire Hathaway è un colosso che riesce a fatturare cifre esorbitanti, nel 2017 è riuscita ad ottenere un utile netto di 34 miliardi di dollari. Warren Buffett è sicuramente una delle figure più interessanti da analizzare e da prendere come riferimento per tutti coloro che hanno una grande passione per il mondo della finanza.
Fonti:
-Wikipedia
-"Strategia orientare organizzazioni e imprese in un mondo che cambia", Undicesima edizione, di Andrea Paci.