Se vi siete mai chiesti quali siano i principi base per le fondamenta di un buon successo, ecco 6 consigli estratti dal libro Lego Story edito in Italia da Egea nel 2012.
LEGO (dal danese leg godt, cioè “gioca bene”) fu fondata nel 1932 da Ole Kirk Kristiansen che, non trovando lavoro, si mise a costruire giocattoli e mattoncini in legno fino ad ottenere il successo che oggi noi tutti conosciamo. La LEGO ha chiuso il 2018 con un utile netto in crescita del 3,5% a 8,1 miliardi di corone (quasi 1,1 miliardi di euro) mentre le vendite globali sono cresciute del 3% e i ricavi per l'intero anno sono aumentati del 4% a 36,4 miliardi di corone (da 35 miliardi del 2017). L'utile operativo è stato di 10,8 miliardi rispetto ai 10,4 miliardi del 2017 (+4%).
Come è possibile ottenere un successo simile? Ecco 6 lezioni di business dai fondatori di LEGO:
1- Fare di necessità virtù
Il fondatore dovette fare di necessità virtù quando nel dopo guerra non trovando mercato per il suo lavoro da artigiano decise di iniziare a costruire mattoncini e giocattoli in legno. Una seconda volta in cui Ole Kirk dovette fare di necessità virtù, fu quando nel secondo dopo guerra, a causa della difficoltà nel trovare legno, decise di fare un investimento di 300.000 corone per acquistare un macchinario "innovativo" per costruire mattoncini in plastica.
2- L’unicità del prodotto
Ovviamente come tutti sappiamo per avere successo e per contrastare il mercato è necessario ideare un prodotto unico e non facilmente imitabile dalla concorrenza. Ma come fece LEGO? Agli inizi degli anni 50 il mercato dei giocattoli e dei mattoncini era pienamente sviluppato e l'azienda di famiglia si trovava in difficoltà a causa di tutti i concorrenti che riuscivano a imitare i prodotti LEGO. Così dopo un anno di sperimentazioni decisero di lanciare un "sistema gioco", una città in miniatura composta da: 28 confezioni diverse, 8 automobiline, più un serie di altri elementi. Un sistema “che piacque sia ai bambini, sia ai loro genitori”.
Una delle prime scatole di dei mattoncini lego, che nel 1953 cambiò il nome da Automatic Binding Bricks a LEGO Mursten (“mattoni LEGO”).
Fonte: https://forbes.it/2018/01/16/lego-6-lezioni-successo-business/
3- Centralità del marketing
Ovviamente per avere successo non basta avere un ottimo prodotto, se quel prodotto non riusciamo a comunicarlo e a farlo conoscere in maniera efficiente. L'altro punto focale da prendere in considerazione è la centralità del marketing all'interno della nostra organizzazione. Inizialmente i prodotti LEGO non vendevano bene perché Ole Kirk non riusciva a far percepire in maniera adeguata il proprio prodotto; decise così di iniziare a mettere foto delle costruzioni finite sulle scatole dei mattoncini per far capire al cliente le potenzialità del prodotto e per dare un idea più concreta di cosa si potesse fare con i mattoncini LEGO. Oltre a questo, che aiutò la percezione dell'oggetto, il passo successivo fu quello di inserire le pubblicità nei cinema e di far esporre in vetrina i propri prodotti nei negozi.
4- Cultura del brand
All'interno di una azienda, in particolare in grosse aziende, si cerca di sviluppare un senso di appartenenza che possa accumunare tutti i dipendenti dell'organizzazione. Questa si chiama cultura aziendale e può è essere definita come l'insieme di valori, idee, comportamenti e nelle relazioni che caratterizzano l'organizzazione stessa, sia al suo interno che con l'ambiente esterno. Così pensando, Godtfred (successore di Ole Kirk) formulò le cosiddette “dieci regole di LEGO”: <<essere persone vere e obiettive; essere persone positive e semplici; essere economi; essere internazionali; risvegliare l’entusiasmo; incoraggiare l’immaginazione e l’attività; tener presenti i requisiti Lego; lasciare in secondo piano l’interesse personale; tenere d’occhio l’intero processo; seguire l’idea di base dell’azienda>>.
5- “Un imprenditore non ha mai finito”
Godtfred una volta disse " un imprenditore non ha mai finito; in caso contrario, è finito”. Questo vuol significare che per avere successo, non dobbiamo mai smettere di cercare e approfondire ciò che produciamo, per poter produrre sempre in maniera migliore e più efficiente ogni volta. Inoltre, per fare ciò, Godtfred “si sedeva spesso con i bambini per giocare con i mattoncini, in modo da escogitare nuovi sistemi secondo la prospettiva di un bimbo. Se le costruzioni si trovavano su un tavolo, lui si metteva in ginocchio per osservarle dall’angolatura di un bambino” (citazioni prese dal libro).
6- Leadership esterna
Ovviamente quando si parla di piccole aziende non è così fortemente necessaria una leadership esterna, ma quando si parla in special modo di aziende con controllo familiare che hanno avuto successo, si rende necessaria una conduzione esterna, limitando al minimo le componenti emotive che possono guidare determinate azioni di amministrazione. Fu nel 1998 che LEGO chiuse con perdite senza precedenti ( quasi 200 milioni di corone), decidendo allora di passare ad una leadership esterna per cercare di risollevare l'azienda da un futuro fallimento.
Fonti:
-https://forbes.it/2018/01/16/lego-6-lezioni-successo-business/
-https://it.wikipedia.org/wiki/LEGO